Tifosi in corteo per salvare il Fabriano Basket03/06/2008 - di LegaDue Basket; Fonte: www.legaduebasket.it 250 circa le persone che, alle 17,30 di ieri, hanno affollato la piazzetta adiacente lo chalet di Fabriano per dare ancora un po' di calore a quel piccolo lumicino chiamata serie A. Appassionati, ultras, semplici cittadini uniti sotto la stessa bandiera, diventata oggi un simbolo univoco dell'importanza per la cittadinanza. Presenti tutte la fasce di età, dai piccoli del settore giovanili, ai senatori ultrasessantenni che seguono il basket dagli albori. Addirittura anche un ragazzo di Recanati si è incamminato alla volta di Fabriano, per mostrare il suo calore e quanto sia importante non solo per la cittadina ma anche per l'intero comprensorio una realtà cestistica come la nostra. Prima della partenza del corteo, prende parola Solari (capogruppo Ultras 99), con delle parole che toccano nel fondo, che scaldano a dovere i cuori e le voci dei presenti prima che si incamminino verso la piazza del Podestà, dove si sta svolgendo nello stabile comunale il consiglio. "Fabriano: una piccola città un grande amore". Questo lo striscione che fa capolino nella mente di tutti quelli che, almeno una volta, sono entrati nel palazzetto. Questa frase, scritta più di 30 anni fa e appesa in piccionaia, è la foto perfetta della nostra cittadina. E Solari lo rimarca.
«Il Basket qui a Fabriano è un collante trasversale -esordisce Solari- che unisce oltre alle convinzioni politiche. Abbiamo avuto attestati di stima da tutti gli ex che sono passati qui, addirittura ci è anche arrivata una lettera di sostegno firmata da Carmenati e da Turner, Murphy, Owens, Gattoni e altri pezzi importanti di questo puzzle chiamato Fabriano Basket. Perderlo sarebbe un duro colpo per tutta la città, non solo per gli sportivi». Il sindaco, verso le 18.30, accoglie una rappresentanza degli ultras, con i quali si confronta e, per l'ennesima volta, mette in chiaro i problemi quasi insormontabili di quest'anno. Parole che fanno arrossire gli occhi ai presenti, che si sentono cosi depauperati di un bene collettivo e non, come invece si sta mostrando in queste fasi, privato. In settimana, comunque, il sindaco Roberto Sorci ha dato parola, insieme alla collaborazione del sempre presente Biondi, di preparare una tavola rotonda con gli imprenditori tutti della zona. Sperando che non sia troppo tardi.
