| Ottanta pazzi, folli, meravigliosi tifosi bianconeri hanno scritto una pagina di storia in terra russa. Ottanta pazzi che hanno invaso e colorato Mosca per tre giorni. Tantissimi in Piazza Rossa, oppure davanti al Cremlino. Tantissimi a socializzare con le persone del luogo, in un primo momento restii al contatto ma, poi, simpatici e cordiali. Nel pomeriggio c'è la sfida al colosso e l'adrenalina sale e la percepisci. La partita si avvicina, Khimki non è tanto vicina ed il traffico moscovita è impressionante. Traffico atroce, c'è chi ci mette due ore per arrivare al palazzetto. C'è chi, esausto ed in piena ansia, non riesce a restare imbottigliato nel traffico ed azzarda una fuga a piedi. Sono una decina che si avventurano tra cavalcavia, in costruzione e pieni di polvere, campagne e strade dissestate salvo poi, per puro caso, trovare l'ultimo passaggio per il palazzetto. Alla fine arrivano tutti. L'Inferno era arrivato alla Basketball Center of Moscow Region in anticipo e cominciava a socializzare coi tifosi di casa. La torcida del Khimki li accoglie con tutti gli onori che competono: brindisi insieme, scambio di sciarpe e via, tutti, dentro. I diavoli entrano, sono ottanta, i giocatori guardano sbigottiti l'ingresso dell'Inferno. Cori su cori e l'emozione sale. Diventa incredibile quando partono gli inni. Quello italiano è cantato a squarciagola dai casertani che onorano la nostra nazione. Parte quello russo, viene calato il bandierone, e capisci che questo inno incute rispetto e timore: son brividi. La partita scorre via, l'Ibn non smette un secondo di cantare nonostante la sconfitta si materializzi praticamente subito. Finisce la partita: il settore riservato ai 'curvaioli' del Khimki lancia il coro "Caserta, Caserta". Fuori dal palazzetto altri brindisi e scambi di saluti per una bellissima unione nata spontaneamente, per puro caso, nell'ammirazione dei russi verso gli ottanta folli tifosi italiani che si erano avventurati dalle loro parti. Finisce la trasferta, a scaglioni ritornano a casa. Ieri è arrivata la gran parte dei diavoli, oggi sbarcano gli ultimi. Tutti ricorderanno questa trasferta epica. La trasferta che scrive una pagina indelebile nella storia del mondo delle tifoserie italiane. Una trasferta che Caserta ha vissuto da protagonista. Questo popolo è da Eurolega.
Camillo Anzoini
Gazzetta di Caserta
26-9-2010
a brevissimo foto...che dire...ovviamente ero tra i dieci rimasti intrappolati nel traffico...forse non eravamo 80 ma sicuro piu' di 65, inferno e riconducibili presenti in 40ina, i 1951 presenti in 2 unità. come scritto bevute prima e dopo la partita...
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